Wednesday, December 19, 2012

Preparatevi a morire!

Recentemente mi e' capitato tra le mani questo Dark Souls.

Cosa avra' mai di speciale questo gioco?


La copertina di Dark Souls
La prima cosa che salta subito all'occhio e' che il manuale e tantomeno il tutorial non spiega un cazzo di niente.

L'introduzione ci dice che una volta vi erano le tenebre, dominate dai draghi immortali. Poi venne il fuoco e con il fuoco la disparita' e disuguaglianza, freddo e caldo, vita e morte.
Il mondo si popolo' di vita e di morte, di uomini e non morti.
Poi certa gente che non si capisce bene da dove viene ma sembra in grado di calciare culi dichiara guerra ai draghi, i draghi vengono sconfitti, anche grazie a un tradimento interno.

La civilita' prospera ma il fuoco sembra a poco a poco perdersi e svanite, finche' non rimangono solo ceneri. L'oscurita' avanza e sempre piu' individui ricevono il Dark Sign, il segno dei non morti.

Dopo questa introduzione ci viene chiesto di creare il personaggio, scegliendo tra svariate classi, tra cui un cavaliere, un barbaro, un ladro, mago o chierico.
Una volta fatto questo ci troviamo catapultati dell'undead asylum, la prigione dei non morti, dove coloro con il Dark Sign vengono imprigionati in attesa della fine del mondo.

Un corpo inanimato viene gettato nella cella del protagonista e per qualche motivo la chiave della cella si trova sul corpo. Il nostro personaggio quindi prende la chiave e finalmente libero si avventura in questo complesso alla ricerca della liberta'. Il primo "livello" e' un breve tutorial in cui ci vengono spiegate le basi del gioco.
Movimento, rudimenti di combattimento, ecc.
Una volta fuggiti dalla prigione, il personaggio si trova nel firelink shrine, in pratica una sorta di punto di raduno dove man mano si ritrovano i personaggi incontrati nel corso dell'avventura.
Un tizio in armatura ci dice che se vengono suonate due campane dentro la cittadella dei non morti, qualcosa e' destinato ad accadere.
La quest principale dunque sarebbe questa, suonare le due campane. Tuttavia diciamo che esse non sono accessibilissime, quindi dovremo prima avventurarci in un dedalo di strade, case e sotteranei per poter raggiungere il nostro obiettivo.
Le caratteristiche di questo gioco si avvicinano molto a un dungeon crawler. Il personaggio ha tipici valori da RPG e  la possibilita' di equipaggiarsi con varie armi e armature. Diverse aree sono accessibili dopo aver trovato delle chiavi o attivato scorciatoie, altre aree sono subito accessibili. Piu' aree possono essere interconnesse tra di loro. In pratica pero' non esiste una linearita' nelle aree o nella difficolta' delle stesse. E' possibile accedere aree di difficolta' elevata da subito e quindi andare incontro a una conclusione ovvia:


Una schermata che i giocatori di Dark Souls vedono molto spesso. L'ultima parte e' una aggiunta non facente parte del gioco (implicitamente)
Se si usa il percorso "consigliato" si andra' incontro a numerose morti, ma per lo meno si riuscira' bene o male a procedere nel gioco. Il problema e' che non c'e' nessun percorso consigliato, ma in rete sono disponibili numerosi tutorial e guide per capire dove si sta andando.

Una cosa che e' tipica di Dark Souls e' la difficolta' elevata. O quantomeno la difficolta' non e' alla fine cosi' elevata ma i setback per la morte sono elevati. Infatti si perdono tutte le anime accumulate (usate per livellare e come valuta) e la piu' rara umanita'. Quindi immaginati di giocare un rpg e perdere per ogni morte i vostri punti esperienza accumulati per quel livello e i vostri soldi in una botta sola.
Certo e' possibile recuperare questo bottino toccando la macchia di sangue lasciata alla morte, pero' se si muore una seconda volta, la perdita e' permanente. Inoltre morendo si torna allo stato di non morto (se si era precedentemente allo stato umano) perdendo alcuni vantaggi.

Oltre ai nemici normali esistono anche dei mini boss (alcuni opzionali) e dei boss (decisamente obbligatori) che saranno ben felici di facilitare il nostro trapasso.

Il primo boss ci sta dando amichevolmente il benvenuto.

Quello che rende Dark Souls particolare e' la sua cripticita' e sensazione di desolazione. Non ci sono diari su cui tenere traccia di eventuali quest, ci sono solo "storyline" che vengono attivate a seconda delle azioni del giocatore. Non ci sono missioni secondarie o quest del tipo kill and report o caccia all'oggetto. Il giocatore deve vagare per gli ambienti di una citta' abitata da non morti e altri mostri e cercare di mettere insieme frammenti di conoscenza e indizi, recuperabili leggendo la descrizione di alcuni oggetti e parlando con gli sparuti personaggi amichevoli presenti.

La maggior parte dei personaggi che si incontrano sono a loro volta non morti (o comunque detentori del Dark Sign) quindi condannati anch'essi a subire un lento e inevitabile declino nella follia.
Non esistono citta' da visitare, gli oggetti si possono comprare dai personaggi amichevoli o da venditori presenti nei vari ambienti (e molto spesso non troppo lontani da eventuali nemici).
Questo contribuisce a creare un senso di solitudine e in un certo senso anche fluidita', dal momento che non e' necessario usare mezzi di trasporto per spostarsi da un'area all'altra ma e' necessario farlo combattento, aprendosi la strada tra una moltitudine di nemici.

La difficolta' di Dark Souls e' inoltre incostante, a causa anche del modo non lineare in cui sono strutturati gli ambienti.
Per esempio uno dei primi boss, il demone capra, e' un gigantesco chiodo nel culo che richiedera' diversi tentativi prima di essere finalmente abbattuto, mentre il gaping dragon (che si incontra dopo) e' un cialtrone lento e morchioso che sicuramente ha un paio di attacchi capaci di instankillare il giocatore, ma facilmente evitabili.

Il fottutissimo Capra Demon, la nemesi dei nuovi giocatori.
Un'altra parte interessante di Dark Souls sono ovviamente gli oggetti e la gestione di armi e armature.
Armi differenti hanno diversi effetti e diversi modi di combattimento. Per esempio alcune armi vengono usate solo di lama, altre possono essere usate di punta, altre armi sono da botta. A seconda del tipo di arma ci sono diversi archi che il personaggio puo' usare e la lunghezza dell'arma e' ovviamente importante. Le caratteristiche dell'arma sono scalabili a seconda di diverse caratteristiche (forza e destrezza, ma armi particolari possono prendere bonus anche da altre caratteristiche come Intelligenza o Fede). Ogni pezzo di equipaggiamento ha inoltre un peso che influenza la mobilita' del personaggio.

Lo Zweihander rientra nella categoria ultra greatsword. Quanta ignoranza!
In definitiva Dark Souls e' un gioco che provoca una forte dipendenza, a prescindere dalle ondate di pura e profonda Nerd Rage che saranno inevitabili nel corso del gioco.
Quando ho cominciato a giocare ho dovuto per la prima volta abbandonare il primo personaggio per aver fatto diversi errori e quindi buttare nel cesso 4 ore di gioco.
Col secondo personaggio e' andata decisamente meglio, penso a breve di farne anche un terzo prima di completare il gioco col mio cavaliere. Dark Souls e' in un certo senso un free roaming ma un free roaming oscuro, sanguinoso e senza tregua. Non ci sono soldi da accumulare o tesori da trovare, non c'e' legna da tagliare o animali da cacciare. Il concetto di base di Dark Souls e' la pura violenza. Uccidere o venire uccisi, uccidere per recuperare armi, armature e valuta. In pratica riprende il concetto dei vecchi dungeon crawler in 2d dove vi e' molto focus nel combattimento senza quest particolari e roba di contorno.

Se la vostra aspirazione e' raccogliere fiori e cucinare arrosti siete nel fottuto gioco sbagliato
La maggior parte del tempo il giocatore si trova a combattere e, sebbene sia a tratti grindoso, Dark Souls non annoia, perche' ogni combattimento richiede concentrazione e gestione delle risorse che in questo caso sono di due tipi differenti (in verita' tre, ma la terza risorsa non e' visibile al giocatore): punti ferita e stamina. Ogni azione consuma stamina, inoltre anche parare gli attacchi dei nemici consuma stamina. La cosa interessante e' che il consumo in parata dipende dal tipo di attacco portato a segno. Alcuni attacchi effettuati con armi pesanti sono molto piu' proni a rompere la parata di attacchi portati con armi leggere e veloci. Attacchi particolarmente potenti possono anche spaccare la difesa del personaggio e provocargli uno stordimento temporaneo
In genere i combattimenti sono veloci e brutali e si risolvono in un paio di colpi (da ambo le parti) anche se vi sono nemici molto potenti che richiedono molto piu' tempo per essere sconfitti.

In definitiva Dark Souls e' un gioco che val la pena provare, superato lo shock iniziale in cui vi verra' voglia di usare il CD come incudine, il gioco si rivela divertente e interessante, la voglia di esplorare cunicoli oscuri e sconfiggere avversari giganteschi prevale sulla pura frustrazione.

Oh fuck!
E in caso che il gioco si riveli troppo difficile, c'e' anche la possibilita' di chiedere aiuto ad altri giocatori online e cominciare una gioiosa cooperazione.

Praise the Sun!!!!!

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